Buongiorno a tutti!
La recensione di oggi riguarda un prodotto che sono stata felicissima di trovare al supermercato settimana scorsa, l'avevo scritto anche su Facebook, creando non poca curiosità... peccato che mi sia ricreduta dopo poco!
Si tratta dei cornetti integrali con crusca d'avena di Nàttùra, una marca distribuita in Italia dalla stessa società che gestisce anche Alpro, la Eurofood (lo so perché mesi fa li chiamati e loro mi hanno svelato alcuni altarini). Il prodotto di per sé ha intenti pregevoli, si tratta infatti di croissant vegan, completamente privi di burro, di uova e di qualsiasi altro grasso animale. E fin qua tutto ok direte voi.
Presa dall'emozione di aver trovato un prodotto simile in un GDO (nel mio caso al Simply), e a un prezzo piuttosto contenuto (1,99 € per 160gr = 4 cornetti), non mi sono soffermata a leggere gli ingredienti, l'ho fatto solo una volta giunta a casa (non lo faccio mai!). E qua la mazzata! Al secondo posto ho trovato subito “olio vegetale” che include, udite udite, olio di palma e olio di colza, da leggere: il peggio del peggio! Degli oli parleremo meglio nel post di giovedì (che quindi vi caldeggio), per ora vi basti sapere che fra tutti quelli che potevano scegliere hanno preso proprio quelli da evitare.
Se degli ingredienti non vi importa molto, vado avanti nel descrivere il prodotto: questi cornetti non sono poi granché. Sono a mio avviso troppo piccoli (se paragonati a quelli Mulino Bianco o Misura) e... non sanno di nulla! Ho infatti il vago sentore che siano adatti anche ai diabetici, perché di per sé non hanno un gusto che lascia gridare al palato “whoaaaa!” (contengono sciroppo d'agave, ma non credo in grandi quantità). Le calorie poi sono le stesse di un cornetto integrale sfornato da Banderas, 174, quindi mi chiedo come mai una cosa più saporita sia calorica quanto una totalmente vegetale, che non vanta neppure un gusto travolgente. Mah!
Insomma, signori di Nàttura, se mi state ascoltando vi do un consiglio spassionato: sostituite quegli oli e insaporite 'sti poveri croissant, che così sono un po' deludenti.
Alla prossima!
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